Ego te absolvo? No.
- TRESHTAURO
- 18 dic 2018
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 21 dic 2018
Cosa accade quando chi per noia, hobby o smossi da nobili intenzioni prova a “restaurare” opere d’arte? Ecco alcuni esempi di fai-da-te andati per il verso sbagliato.
Elena Ferrante

Da quando studio restauro, ricevo sempre più spesso offerte di lavoro o di consulenza.
– Mio figlio giocando a palla ha rotto il nano in giardino, hai dei consigli su come aggiustarlo?
– Con l'umidità che ha fatto questa primavera mi si è riempita di muschio la madonnina di pietra, che prodotto uso per ripulirla?
– I serramenti quest'estate mi si sono tutti scrostati, non è che sei libera qualche ora che li sistemiamo insieme?
Le persone hanno idee confuse sul mestiere del restauratore, ma il problema in Italia non è neanche così insormontabile: esistono leggi che, proprio perché tutelano il nostro inestimabile patrimonio artistico, i restauratori hanno diritto di esistenza. Ma nel resto del mondo accadono atrocità nei confronti di vere opere d’arte – e non verso nani da giardino con nasi incollati storti. Questo succede sempre più spesso, soprattutto per la noncuranza di intere comunità, e anche un po' per ignoranza.
Ecce Disastro
Un fatto ormai molto noto è accaduto in Spagna nella piccola città di Borja che conta 5.030 abitanti situata nella comunità autonoma dell'Aragona.
Una di queste abitanti Cecilia Giménez, nel 2012, probabilmente munita di nobili intenzioni, ma certamente sguarnita delle competenze necessarie, ha cambiato i connotati al volto dell'opera 'Ecce Homo' di Elia Garcia Martinez (1858-1934). L’opera era una copia da Guido Reni e l’artista aveva dipinto ad olio su intonaco, motivo per il quale era già in uno stato avanzato di degrado nonostante la giovane età (1910). Questo artista si starà probabilmente rigirando nella tomba, ma l'accaduto ha smosso le masse. Nel senso letterale del termine: il dipinto è stato visitato da 150.000 turisti, sarà presto protagonista di un film ed è già

l'ispirazione di un’opera teatrale comica firmata da un certo Andrew Frack. Il quale sostiene che siamo davanti a un miracolo, che ha rappresentato una spinta inaudita per il turismo della città. Ma il turista non è purtroppo in grado di apprezzarne il valore iniziale, ormai cancellato dall'intervento di “restauro” dato che l’originale non è ovviamente più fruibile e probabilmente neanche le mani esperte di qualche restauratore potranno restituircelo. Infatti se il dipinto fosse effettivamente ad olio su intonaco anche indagini diagnostiche e occhi esperti difficilmente potrebbero distinguere la vecchia pittura, ma non troppo antica, da quella recente applicata dalla signora Gimenez. Inoltre nel caso qualcuno ci riuscisse sarebbe molto rischioso tentare un ripristino. A questo punto della sua vita il dipinto è più al sicuro nel suo nuovo, ridicolo vestito.
🤨Livello di distruzione: da 1 a 5 direi 3, ma siete seri???
Toy George
Questo giugno, sempre in Spagna e non troppo distante dall’Ecce Homo, la città di Estella è stata messa in notevole imbarazzo dal risultato finale di un restauro affidato dalla città ad una bottega specializzata nel recupero di mobili e giocattoli. E la statua lignea policroma di San Giorgio, del XVI secolo, adesso assomiglia infatti, molto più che vagamente, ad un soldatino giocattolo gigante. Le immagini sono piuttosto forti e dimostrano quanta leggerezza a volte viene prestata da comuni e da botteghe artigiane verso le opere d’arte.

Chi di queste cose invece se ne intende dubita sulla possibilità di poter recuperare la cromia originale, di importante valore storico in quanto permetteva di apprezzare l'evoluzione dell'armamento medievale della Navarra, regione a nord della Spagna. Per ricavare queste informazioni ormai ci si servirà di fotografie e vecchie documentazioni, come a volte accade per testimonianze andate perse per catastrofi naturali, o come in questo caso, catastrofi artificiali.
😤Livello di distruzione: da 1 a 5 sicuramente 4. Fuori da ogni logica.
Chi risparmia spreca
Un altro di questi restauri audaci è stato eseguito in Canada. Come dice anche la Repubblica in un articolo (www.repubblica.it/esteri/2016/10/21/foto/canada_il_disastroso_restauro_del_gesu_bambino_sembra_maggie_dei_simpson_-150264303/1/#1) le intenzioni iniziali erano buone. Heather Wise, artista locale di Sudbury, smossa dal dolore nel vedere la statua in pietra di una madonna con bambino al quale era stata amputata e rubata la puerile testa, ha pensato bene di offrire la sua manualità per rendere di nuovo un capo al piccolo Gesù.

Il parroco informatosi sul prezzo di una testa nuova è stato ben contento di accettare il volontariato della donna, che gli avrebbe risparmiato dai 6000 ai 10000 euro. Sarebbe stato meglio di no!? Io la penso proprio così. Se non altro questa volta non vi sono state ripercussioni
sull'originale, che oltre ad aver passato qualche attimo di vergogna sui social, non ha avuto danni permanenti. L’artista infatti aveva agito inizialmente facendo una sorta di scultura temporanea, probabilmente un bozzetto. Il risultato di questo intervento si è rivelato utile.
La signora che si era appropriata della testa, che sembra avesse problemi psichici, grazie alla popolarità dell’accaduto sui social, l’ha riconsegnata. Questo momentaneo disagio da social ha inoltre insegnato una lezione al prete del paese che ha contattato un esperto per farla tornare al suo posto. Avrà speso sicuramente di più, ma in accordo con il restauratore sono state sistemate altre parti della statua e inoltre fissata la testa in un modo ultra resistente: a prova di furto!

🤔Livello di distruzione: da 1 a 5? Ma sì facciamo 2, solo perché tutto si è risolto.
Fluo Party
Le sculture sono comunque le più soggette a queste manutenzioni “straordinarie". Probabilmente perché sembrano manufatti più semplici da sistemare. Questo avviene da quando esiste la moda. La storia dell’arte è piena di esempi di riammodernamento di opere, e nelle chiese le più torturate sono proprio le sculture. Una mia insegnante, che si occupa soprattutto di questo genere di opere mobili, non ha fatto altro che ricordarci ogni volta di quanto siano “truffaldine” queste opere perché nei secoli sono le più rimaneggiate. Ora che però possediamo questa conoscenza e questa cultura certe cose andrebbero evitate. Un ultimo caso recentissimo ci giunge sempre dalla Spagna. Un restauro definito atroce, non solo da me, avvenuto nelle Asturie, nel santuario di El Ranadoiro.

I poverini, questa volta, sono i componenti di un gruppo ligneo del XV secolo. Questo gruppo raffigura la Madonna con Bambino e Sant'Anna, San Pietro (che dicono avesse anche della policromia originale prima della catastrofe), e altre statuette di dimensioni minori.
Le statue lignee avevano visto già nel 2003 un intervento da parte di un restauratore, autentico e autorizzato, e non richiedevano un ulteriore intervento. Ciò che invece è successo sembra sia, un'altra volta, iniziativa di una parrocchiana che si è proposta di ridipingere queste statue perché, a detta sua, "avevano un forte bisogno di essere dipinte. Così le ho dipinte come ho potuto, con i colori che mi parevano giusti, e che alla gente piacevano". Mmm, Sì, ok. Se lo dice lei.
(https://www.finestresullarte.info/flash-news/2332n_spagna-restauro-atroce-gruppo-ligneo-xv-secolo.php)
Finora delle sorti dell'opera non si sa ancora nulla. Per certo c'è che l'assessore all'istruzione del Principato, Genaro Alonso, ha chiesto di aprire delle indagini per fare chiarezza su come si siano svolti i fatti, e per capire a chi dare l'effettiva colpa. In Spagna infatti i restauri devono essere autorizzati dalla Direcciòn General de Patrimonio, che sarebbe quella che ha il compito di tutelare e conservare i beni culturali. Ci sta riuscendo? Non mi sembra (:-)).
😱Livello di distruzione: da 1 a 5, decisamente 5! Soppressione della dignità!
Quello che possiamo dire è che certamente la condivisione di certe immagini e di certe storie sui social, facendo il giro del mondo, forse potranno aiutare la popolazione a rendersi conto di quanto è giusto affidare a dei professionisti i restauri delle opere d'arte.
Non sempre si possono recuperare i danni altrui, e come diceva qualcuno, "una volta che hai fatto la frittata, non puoi mica cercare di aggiustare l'uovo!"
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