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RESTAURO PER PASSIONE

Aggiornamento: 21 dic 2018

Cosa fanno i restauratori? Qual è il loro compito? Che difficoltà incontrerà Stephen? Riuscirà a far apprezzare il suo lavoro?

Daphne Arbustini


Kit da restauratore lapideo

In una brutta giornata autunnale, un giovane restauratore accucciato, medita sul da farsi. Aveva appena preparato il materiale, per potersi approcciare all'opera. Il giovane, stava ripensando alle giornate passate, cantieri conclusi, problemi incontrati, dubbi da svelare, danni arrecati, finché decise di alzarsi e di mettersi all'opera.



Restauro in corso sugli affreschi dell’aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Verona G.B. Cignaroli.



Dopo essersi chiarito le idee, ha cominciato a progettare e ad analizzare quel che per lui sembrava una grande immensa sfida, pronto a vincere. Tutto è iniziato con una penna e un quadernino, sul quale scrivere i dati, i degradi e caratteri particolari che potessero identificare l’opera.



Documentazione relativa al restauro del portale monumentale dell’Accademia di Belle Arti di Verona G.B. Cignaroli.



Per lavorare in cantiere, il giovane Stephen si è portato appresso il suo kit personale del restauratore, ovvero un astuccio con diecimila tasche da poter contenere spatole di varie misure, scalpelli, bisturi, spicilli. Da non scordarsi però un altro elemento: il cotone, che non deve mancare mai! È essenziale perché grazie alla sua versatilità viene utilizzato soprattutto per creare i cosiddetti tamponi; ovvero bastoncini di legno con l’estremità ricoperta dal cotone.



Diversi casi di utilizzo del tampone di cotone


Il restauro è sempre stato visto come un qualcosa di molto artistico e creativo, ma non è così! S’intende qualsiasi intervento volto a rimettere in efficienza un prodotto dell’attività umana e che per fare ciò, ci si deve basare su diverse teorie, per esempio di uno degli storici più importanti quale Cesare Brandi. Egli affermava che ‘’ il restauro deve mirare al ristabilimento dell’opera d’arte, purché ciò sia possibile senza commettere un falso, e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell’opera d’arte nel tempo’’. [1]

Una volta compreso l’obiettivo e il risultato che si vuole ottenere, Stephen è pronto a lavorare e a fare i primi test di pulitura.

[1] Teoria del restauro di C. Brandi



Esempi di prove di pulitura realizzate sul portale dell’Accademia di Belle Arti di Verona G.B.Cignaroli


Per procedere, dovrà cominciare a porsi alcune domande a cui dovrà rispondere, colmando le ore di dubbi interminabili.

˓˓ È l’approccio esatto? E se stessi sbagliando? ˒˒

Al termine di ogni giornata, si è sempre fermato qualche minuto per scrivere sul suo diario di cantiere tutte le operazioni effettuate.

Stanco, maleodorante, con diecimila borse e borsette per la sopravvivenza, Stephen è andato diretto verso il binario del treno, perennemente in ritardo, che lo ha portato a casa.


I giorni seguenti, sono stati determinanti per il risultato finale, il metodo di lavoro deve essere coerente con tutto ciò che è alla base dei principi fondamentali del restauro.

Per quanto riguarda il luogo di lavoro, dovrebbe essere uno spazio in cui la collaborazione è essenziale, ma non è così! Molto spesso sembrerebbe più una causa a Forum. Si potrebbe dire che l’aiuto reciproco diventa fondamentale nel momento in cui qualcuno vuole un pezzo di una buona merenda del compagno, o addirittura nel sorseggiare un goccio di grappa nelle ore più fredde. ˓˓Ebbene si, mi ricordo della sofferenza patita durante lo scorso cantiere nel periodo invernale, con una temperatura di -5 °C. Semplicemente un incubo, ma soprattutto avventure da non scordare!˒˒

Passano giorni, settimane e mesi, il termine del lavoro è vicino, Stephen è preoccupato ma entusiasta nel vedere il restauro terminato, finalmente!

Giunti alla fine, al giovane sorgono diverse considerazioni e riflessioni, che non sono per niente banali e scontate, ma piuttosto interessanti:

˓˓ Nell'ambito della quotidiana attività del restauratore, le opere d’arte presentano uno specifico carattere in quanto rappresentano un importante patrimonio per la collettività. Il compito del restauratore sta nel dare la possibilità a tutte le persone di poter apprezzare ciò che è la vera bellezza di un’opera. Il lavoro in cantiere non è semplice, ma la soddisfazione di poter osservare il restauro terminato è indescrivibile. Gli interventi infatti, prevedono di garantire una corretta leggibilità per il recupero e la valorizzazione del manufatto, in modo da assicurarne una lettura fluida per una migliore fruizione. ˒˒


In conclusione, la fatica e la dedizione per il proprio lavoro è una cosa che tutti dovrebbero affrontare, perché solo così si possono ottenere le cose al meglio ed essere soddisfatti, apprezzando ancora di più ciò che è stato fatto, sperando per quanto possibile, di essere arrivati vicini al proprio traguardo.

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